Il Museo Risuona e Racconta

Musica al Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze: gli allievi della Scuola prendono parte ad un’iniziativa speciale, che prevede due visite immersive alle collezioni scientifiche del Museo.

Lunedì 22 settembre sarà possibile visitare la Biblioteca, la Galleria Astronomica, il Planetario, la Sala Corridi, il Salone di Fisica, la Sala di Paleontologia, la Sala Modelli e la Sala Trabucco. In alcuni di questi spazi ci saranno sonorizzazioni elettroniche a cura di Sergio Zanforlin e Luca Giorgi, mentre Alessandro Ratoci terrà una performance di musica elettronica dal vivo. Piccoli concerti vedranno protagonisti gli allievi fiesolani: la giovanissima chitarrista Martina Troisi, il violinista Cosimo Chelucci ed il Quartetto Ecate, composto da Sofia Corti ed Eleonora Carrieri violini, Giacomo Zoppetti viola, e Giorgio Marino violoncello.

Dopo i saluti istituzionali a cura della Prof.ssa Donatella Lippi (Presidente Fondazione Scienza e Tecnica) e della nostra Sovrintendente Anna Maria Meo, Andrea Barucci – Primo Ricercatore del CNR e professore dell’ateneo fiorentino – illustrerà scientificamente le possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale ai beni culturali.

Le visite guidate all’interno delle Sale del Museo della Fondazione – la prima alle ore 17 e la seconda alle 18 – saranno a cura della Dott.ssa Laura Faustini, della Dott.ssa Stefania Lotti (Biblioteca e Museo della Fondazione Scienza e Tecnica) e del Prof. Ruggero Stanga (Planetario Fondazione Scienza e Tecnica, già professore di Fisica UNIFI).

Nella Sala di Paleontologia, Cosimo Chelucci eseguirà la Partita n. 1 in si minore per violino solo di Johann Sebastian Bach, mentre nella Sala dei Modelli Martina Troisi si cimenterà con pagine chitarristiche di Fernando Sor, Matteo Carcassi, Luigi Mozzani e Leo Brouwer.
Infine nella Sala Trabucco il Quartetto Ecate interpreterà il Quartetto op. 18 n. 4 in do minore di Ludwig van Beethoven e Allegro, ma non troppo dal Quartetto op. 96 in fa maggiore “Americano” di Antonin Dvořák con la partecipazione del violoncellista Giorgio Marino, già allievo fiesolano e oggi attivo come camerista ed in orchestre prestigiose.