In che modo pensate di organizzare le serate presso l’Auditorium Latini?
Ci riuniamo per approfondire lo studio e la riflessione su alcune partiture, che riteniamo particolarmente interessanti da un punto di vista tecnico e formativo. Si tratta di brani che abbiamo voglia di studiare insieme e che forse non avremmo la possibilità di suonare durante il nostro percorso accademico. Abbiamo cercato partiture che coprano tutti gli aspetti basilari dell’orchestra: Prima Sinfonia di Beethoven (virtuosismo degli archi e intonazione dei fiati), ouverture di opere quali Il Barbiere di Siviglia e L’Italiana in Algeri di Rossini e Fidelio di Beethoven (ritmo e passi “a solo” dei fiati). Ringraziamo la Scuola per averci concesso l’utilizzo dell’Auditorium Latini. I nostri incontri hanno una cadenza prevalentemente settimanale con orario serale, in modo da non intralciare in alcun modo le attività della scuola.
Si tratterà di occasioni d’incontro per un gruppo ristretto di giovani musicisti, oppure vorreste coinvolgere molti tra gli allievi della Scuola? …magari anche dei docenti?
Naturalmente il progetto nasce come autonomo ed indipendente, basato sull’idea di noi ragazzi; è aperto a tutti coloro che dispongano di buona volontà, correttezza professionale, e di un buon livello strumentale, fino a completamento dell’organico orchestrale. Al momento l’organico consta di una quarantina di ragazzi. Non è previsto nell’idea originaria il coinvolgimento dei docenti, in quanto si privilegiano l’autonomia e la flessibilità dei ragazzi, che prendono parte al progetto volontariamente.
Pietro Mazzetti, Iacopo Carosella