Negli anni abbiamo messo a punto una collaborazione direi molto efficace, basata su una stima reciproca e sulla comune voglia di offrire ai giovani musicisti una esperienza importante. Le nostre direttrici artistiche, Lina Tufano per la musica da camera e Caroline Howard per il Teatro Greco, hanno creato un canale diretto di comunicazione con la Scuola, per cui ormai l’organizzazione procede con grande facilità. Tra gli episodi che ricordo con più commozione, il concerto offerto durante la visita del Principe di Galles nel 2002, per l’anniversario della nascita di William Walton, con due giovanissimi musicisti che oggi sono diventati figure di prima grandezza nella Scuola: Lorenza Borrani e Matteo Fossi. Lady Walton era fiera di poter offrire a Sua Altezza Reale una performance così ispirata, e gli spiegò per filo e per segno cos’era la Scuola di Fiesole e come mai lei e quel caro ragazzo (chiamava così il Maestro Farulli) avessero deciso di lavorare insieme…
Ma i ricordi sono davvero tanti: mi è particolarmente cara l’immagine di Lady Walton che applaude l’Orchestra dei Ragazzi, che inaugurarono la Stagione 2007 al Teatro Greco. La signora era particolarmente ammirata per i loro bei gilet rossi, e ritrovò con piacere il Maestro Rosadini cui voleva molto bene, avendolo conosciuto quando era ancora un ragazzo. Un altro momento indimenticabile è stato l’arrivo dell’OGI al completo, nel luglio 2014, con una serata strepitosa, calda, piena di stelle, ed una performance davvero magica! Che contrasto con il primo sopralluogo invernale degli addetti in missione esplorativa, durante una giornata di tempesta e bufera, e con un mare così mosso che pensammo che non saremmo mai riusciti a raggiungere l’isola! Per organizzare quell’evento lavorammo per mesi, ma la soddisfazione è stata davvero enorme.
La Fondazione Walton costituisce per la Scuola un importante punto di riferimento per la continuità del contributo, che è rappresentato da una borsa di studio annuale, destinata a giovani musicisti fiesolani. Iniziative simili sono promosse dalla Fondazione anche fuori dall’Italia, in collaborazione con altre istituzioni formative?
Per molti anni insieme al William Walton Trust, nostra fondazione gemella inglese, e al Royal Welsh College of Music and Drama, abbiamo messo in palio una borsa di studio per gli studenti di quel college. Al momento però il contributo è stato sospeso perché il College si è dimostrato di recente poco recettivo, e stiamo valutando se riprenderlo.
Non solo il sostegno economico per alcuni dei migliori allievi della Scuola, ma anche la donazione della William Walton Edition, opera omnia del famoso compositore inglese… un dono prezioso, che permette agli allievi della Scuola di avere a disposizione l’intero corpus delle opere di Walton. Immaginiamo che l’impresa abbia richiesto una gran mole di lavoro; in che modo avete proceduto per la realizzazione dei 24 volumi?
Questo è stato uno dei progetti più importanti per Lady Walton, la cui gestazione ha richiesto molti anni. La Signora iniziò le trattative con la Oxford University Press (che era l’editore di Walton) poco dopo la morte del maestro, per avviare il grande lavoro di ricerca e di analisi necessario per pubblicare tutta l’opera di Walton, un progetto che allora sembrava sin troppo ambizioso. Finalmente si giunse ad un accordo e fu scelto come Editor a capo del progetto il musicologo e direttore d’orchestra David Lloyd-Jones, già direttore musicale di Opera North, che negli anni ha coordinato il lavoro di dozzine di musicologi ed esperti, che egli selezionava e sottoponeva a Lady Walton; ad ognuno di essi è stato affidata la cura di un volume.
Il primo volume della William Walton Edition è apparso nel 1998 l’ultimo – il n. 24 della serie – è stato stampato a marzo del 2013. Ogni spartito è stato analizzato, corretto, confrontato con il manoscritto originale del compositore, con le precedenti edizioni, con le incisioni ed ogni altro materiale pertinente. Ricordo innumerevoli volte in cui gli autori chiamavano o scrivevano perché avevano bisogno di consultare un manoscritto… spesso venivano ad Ischia e passavano intere giornate in archivio, ma a volte non potevano viaggiare e allora dovevamo far arrivare loro una copia. All’inizio si lavorava ancora con le fotocopie, che poi venivano spedite per posta; a volte per velocizzare le cose Lady Walton portava con sé i manoscritti quando andava a Londra. In anni recenti siamo passati allo scanner ed alle email, ed è stato infinitamente più veloce. Siamo molto felici all’idea che la Walton Edition sia a disposizione degli studenti della Scuola, e spero tanto che qualcuno si appassioni della musica di Walton e la faccia entrare nel proprio repertorio!
La magia dei Giardini La Mortella è il frutto di una passione davvero speciale per la bellezza della natura, ma anche la cura nella realizzazione delle iniziative musicali parla della vostra dedizione all’arte, ed alla musica in particolare. Come riuscite a fare tutto questo, nel nostro difficile Paese?
E’ una lotta costante ed infinita, che si conduce su più fronti: da una parte ci sono le difficoltà economiche, la burocrazia, le autorità e la pubblica amministrazione spesso distanti e poco interessate; dall’altra c’è la nostra passione, una motivazione profonda, la gratitudine che sentiamo nei confronti di Lady Walton che ci ha lasciato questo posto magico e questa missione, ed il supporto della gente che ama La Mortella e crede in quello che facciamo. Cerchiamo di lavorare per superare le diffidenze, e di creare rapporti e collaborazioni con chiunque sia disposto a lavorare con noi, da prestigiose istituzioni musicali, come la Scuola di Fiesole, ad enti Universitari ed Orti Botanici. Negli anni abbiamo rinforzato la nostra presenza anche a livello locale, coinvolgendo le scolaresche e di recente avviando una sinergia con il Museo archeologico di Villa Arbusto.
E vi garantisco, il sorriso che vediamo brillare negli occhi dei vostri ragazzi quando arrivano, l’applauso che ricevono dal pubblico, la consapevolezza di lavorare insieme per qualcosa di nobile e bello, è una gratificazione sufficiente a farci andare avanti!