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Nome dell'autore: Laura Iacopetti

Interview

A colloquio con Gabriele Gori

La Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze sostiene con grande convinzione la nostra Scuola da molti anni, permettendo la realizzazione di innumerevoli progetti formativi. In questi giorni di festeggiamenti per i 25 anni della Fondazione, non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione per rivolgere qualche domanda a Gabriele Gori, che ne è Direttore Generale: lo abbiamo incontrato all’indomani della serata del 19 giugno all’Opera di Firenze.

Parliamo un po’ di Accordi Sonori, la grande festa che si è svolta all’Opera di Firenze nell’ambito delle iniziative per i 25 anni della Fondazione…
‘’Il nostro obiettivo era quello di organizzare una festa tutti assieme e direi proprio che l’abbiamo raggiunto. Il concerto nel ‘tempio fiorentino’ della musica, tra bambini che sotto la guida della vostra Scuola stanno avvicinandosi alla musica, è stato veramente emozionante. Si sono uniti contesti molto diversi, ma questa composizione ha reso chiaro il valore del percorso che ognuno sta compiendo nei vari progetti educativi. E questo sia per coloro che sono inseriti in contesti familiari e ambientali più favorevoli – e quindi possono fin da subito approfondire l’impegno- sia per quanti trovano nei Nuclei un punto di aggregazione, nel segno della bellezza. Mi ha impressionato in particolare una piccola violinista dalla carnagione scura, che aveva una fluidità di gesti ed un’impostazione strumentale degna di nota, che spero sarà coltivata.

Interview

Nicola Martelli racconta Mammamù

Nicola Martelli è il più giovane tra gli ottoni della Scala. Nato a Livorno nel 1987, ha studiato presso l’Istituto Musicale P. Mascagni sotto la guida di Giorgio Lopardo e si è perfezionato con Claudio Quintavalla; dal 2009 è nell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, dopo aver superato una severissima selezione che lo ha visto unico vincitore.

Questa primavera, mentre si trovava a Firenze, ha trascorso un pomeriggio in compagnia dei piccoli musicisti di Mammamù, ed ecco il suo racconto.

Cosa hai visto e ascoltato?
Sono stato invitato a visitare Mammamù dall’amico Daniele Cantafio, che sapendomi a Firenze desiderava che incontrassi i suoi piccoli allievi delle Piagge.
Ho visto ed ascoltato la sezione di fiati ed ottoni, e ne sono stato entusiasta, perché ho trovato bambini molto attenti, partecipi e interessati.
Con loro si è potuto parlare non solo di aspetti tecnici ma, vista la loro grande concentrazione e la grande voglia di partecipare, abbiamo affrontato anche questioni di musica e di espressività.
Posso dire, per quella che è la mia esperienza, che si tratta di una situazione davvero speciale.
Ho visto una grande voglia di suonare insieme, e sono stato intenerito dalla delicatezza con cui i più timidi -che non osavano prendere lo strumento davanti a me- venivano incoraggiati ed aiutati dai compagni, che si offrivano di fare un duetto con loro per rompere il ghiaccio.
Credo di non esagerare dicendo che questo spirito e questo entusiasmo non si trovano nelle migliori orchestre! Crescere musicalmente insieme, essere tanto affiatati è davvero una cosa rara e preziosa. Ho visto emergere un lavoro collettivo di grande livello, e sono certo che sia il frutto di una grande dedizione e professionalità degli insegnanti.
Insomma, è stato un pomeriggio davvero speciale, di cui mi fa molto piacere condividere le emozioni.

Interview

Da Fiesole a Berna (e ritorno…?)

Alle 10 del mattino Claudia Marino ci aspetta seduta al caffè vicino al Teatro dell’Opera, ed i suoi occhi brillano di gioia: accanto a sé ha la custodia della viola ed il porta abiti. La giornata si preannuncia lunga…

Come mai a Firenze?
Tra un’ora circa inizieremo le prove con il M° Mehta e l’Orchestra del Maggio, per un concerto che si terrà sabato sera, con il mandolinista Avi Avital e la Quarta di Bruckner. In questo periodo collaboro part time con l’orchestra, anche per Don Carlo (sempre con Mehta), e vari concerti sinfonici del Festival del Maggio. Per me è un onore poter suonare nell’orchestra del principale teatro della mia città.
Sono qui grazie ad un’audizione andata bene, che mi ha dato nel luglio scorso l’idoneità e mi ha permesso di lavorare con regolarità col Maggio.

Interview

Intervista a Daniele Ciampi

La Scuola di Musica di Fiesole è particolarmente grata alla Fondazione Alimondo Ciampi, che da molti anni aiuta i giovani musicisti, in particolare coloro che frequentano i Corsi di Perfezionamento, ed anche gli strumentisti dell’Orchestra Giovanile Italiana.
Daniele Ciampi, Presidente della Fondazione, ha gentilmente accolto il nostro invito a raccontarci qualcosa di più, a proposito di questa generosa amicizia.
Intanto, un “grazie” di cuore da parte di tutti coloro che negli anni hanno potuto beneficiare delle borse di studio della Fondazione!

Quali motivazioni hanno portato al sorgere della Fondazione?
La Fondazione Alimondo Ciampi nacque per volontà di Giotto Ciampi, figlio di Alimondo (1876-1939), e di mio padre Remo. Giotto desiderava onorare il padre scultore mantenendone vive la memoria e le opere sia attraverso la diffusione di quest’arte, sia aiutando -con borse di studio- i giovani scultori fiorentini che si trovavano in difficoltà finanziarie. Nei primi anni di attività ci si rese conto però che erano ben poche le occasioni per elargire borse di studio, poiché la scultura è un’arte poco diffusa tra i giovani di una sola città. Si decise quindi di estendere il raggio di azione, cercando promettenti artisti anche al di fuori di Firenze.

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Intervista a Lida Alicia Rodriguez Romero

Il sorriso di Lida riempie l’aula Torre, in una bella mattina di primavera. Il suo entusiasmo è contagioso, ed il colloquio così piacevole ed interessante che il tempo vola… Lida viene da Cuba ed è in Italia da tre anni, per studiare la viola con Antonello Farulli.

Come hai incontrato la musica?
Non vengo da una famiglia di musicisti, ma di operatori sanitari, medici e infermieri.
Da piccola frequentavo le lezioni di danza classica, ma non mi piaceva così tanto; ero invece molto attratta dal suono del pianoforte che ci accompagnava. Alla fine ho lasciato la danza e ho fatto le audizioni per la scuola di musica, dove avevo scelto di suonare il violino. C’erano solo due posti, in tutta l’Avana, ed il secondo l’ho preso io! Mentre stavo seguendo il percorso di studi di violino, la mia scuola ha ricevuto una donazione di otto viole: avevo 13 anni e la mia insegnante -che mi chiamava lagarta (lucertola), perché sono alta, ed ho le mani lunghe- mi ha spinto a provare la viola: per un anno ho suonato entrambi gli strumenti, ma con la viola ho subito iniziato ad essere chiamata a suonare, perché anche all’Avana i violisti erano pochi. Quindi ho deciso di passare definitivamente a viola.
Ho seguito il percorso formativo presso il Conservatorio Provincial “Amadeo Roldàn” e mi sono diplomata. Un anno prima del diploma ho avuto la possibilità di entrare nella migliore orchestra dell’Avana, il Lyceum Mozartiano, un’iniziativa patrocinata dal Mozarteum Salzburg. Il 90% dei musicisti che compongono l’orchestra proviene dall’Istituto Superiore di Arte dell’Avana, cui si accede dopo il Conservatorio Provinciale.
Ho suonato nel Lyceum fino al giorno della mia partenza, ed è stata una grande esperienza formativa; ho imparato tantissimo, anche a proposito della divulgazione musicale, che è uno dei cardini su cui poggia il progetto: i giovani musicisti cubani portano la musica europea al grande pubblico del nostro Paese, e perfino la sede dell’orchestra è in uno dei quartieri più popolari.

Interview

La parola al Presidente

Da qualche mese il Sindaco di Fiesole Anna Ravoni ha assunto in prima persona la Presidenza della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, ed ha manifestato il desiderio di essere ancor più vicina all’istituzione offrendo uno spazio settimanale di ascolto (su appuntamento inviando una mail a sindaco@comune.fiesole.fi.it, il giovedì dalle 14 alle 16). L’abbiamo incontrata pochi giorni fa, in un’assolata mattina fiesolana, nella sede del Comune.

A quando risale il suo primo incontro con la Scuola?
Sono entrata in contatto con la Scuola subito, alla sua costituzione. Nonostante la giovanissima età frequentavo già il Comune, e partecipavo alle iniziative del sindaco Adriano Latini: quando Piero Farulli propose di creare una scuola di musica, Adriano ne fu felice, e offrì i locali all’interno della Filarmonica, dove l’avventura ebbe inizio.
Ho assistito perciò all’atto di nascita della Scuola: in quell’occasione conobbi anche Piero Farulli, mentre già conoscevo il fratello Fernando. Piero era animato da un incontenibile desiderio di far conoscere la musica, poiché tornando in Italia -dopo i concerti col Quartetto Italiano all’estero- rimaneva sfavorevolmente impressionato dall’assenza di una cultura musicale in Italia. E così la Scuola è nata, piccola piccola, nei locali della Filarmonica, sviluppandosi poi grandemente con il passaggio alla sede della Torraccia, fino ad arrivare a quello che è oggi.

Interview

A colloquio con Matteo Murdocco

Viene da Udine, e suona l’oboe nell’Orchestra Giovanile Italiana con grande passione e professionalità. Gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di sé…

Come hai scelto il tuo strumento?
Ho preso contatto con la musica sin dalla più tenera età: a 2 anni e mezzo ho iniziato con i primi rudimenti musicali, in forma di gioco, seguendo dei corsi con il metodo Willems. Verso l’età di 6 anni, assieme ad altri miei coetanei, sono stato guidato in giornate di presentazione di vari strumenti. Ed è in questa occasione che ho intravisto un uomo esile, intento a sferruzzare con dei curiosi utensili (i coltelli per fare le ance). Incuriosito, mi sono fatto avanti e ho domandato che strumento suonasse, al che egli mi ha risposto “questo è l’oboe, si suona con questi piccoli pezzi di canna fra le labbra e tanta aria”. Dopo averne udito il suono, ho intuito che quello era lo strumento che desideravo. In realtà, prima di quel giorno, avevo deciso di suonare il trombone.

Interview

El Sistema: intervista a Andrea Gargiulo

Abbiamo “intercettato” Andrea Gargiulo qualche settimana fa, approfittando di una sua breve incursione fiesolana. Referente del Sistema in Puglia, docente nel Master post lauream della Scuola, Gargiulo è pianista, insegna esercitazioni corali presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, ed è un curioso ed instancabile ricercatore e sperimentatore di metodologie per raggiungere con la musica davvero tutti.
L’occasione di incontrarlo era da non perdere, perché con la sua didattica sta rivoluzionando l’educazione musicale non solo in Puglia, ma anche nell’intero Sistema italiano di cori ed orchestre infantili.
Stabilito immediatamente un contatto umano diretto ed empatico, Andrea si è messo a raccontare ciò che fa, in modo talmente coinvolgente ed entusiastico da rendere superflua la scaletta di domande e risposte: ascoltarlo è una gioia, e vien da pensare che le sue qualità umane e la sua capacità di relazionarsi con gli altri attraverso la musica giochino un ruolo determinante, nel permettergli di operare con efficacia in qualunque contesto.

Interview

Emma Lanza dai primi passi all’OGI

Allieva fiesolana fin dall’infanzia, Emma Lanza ci racconta la sua esperienza con la musica nella Scuola.

Hai percorso a Fiesole tutte le tappe della tua formazione musicale… com’è stato il cammino?
Avevo dieci anni, quando decisi di fare l’esame di ammissione a Fiesole. Ad attirare la mia attenzione era stato… il prato enorme davanti alla villa. Una volta dentro, mi resi conto che il prato non era la sola cosa che la Scuola di musica offriva. Dalle lezioni individuali alla musica da camera, dalla storia della musica all’armonia…. ogni giorno, uscita da scuola, salivo a San Domenico e ci passavo quasi tutto il pomeriggio. Si era creata una vita parallela molto impegnativa, ma per tutto quello che la Scuola mi ha dato ne è valsa la pena. Il legame con gli insegnanti che si instaurava anno dopo anno e l’amicizia che nasceva tra gli allievi rendevano tutto ancora più bello. All’interno di un quartetto un’amicizia forte cambiava anche il tuo modo di suonare. Gli insegnanti, oltre che farti lezione, diventavano anche maestri di vita. La mia insegnante di violino, Boriana Nakeva, mi seguiva in tutto quello che facevo, fuori e dentro la Scuola. Mi sosteneva in tutte le decisioni e, quando sbagliavo, mi riportava sulla strada giusta. Ancora oggi rimango in contatto con lei, per aggiornarla su quello che faccio e per chiederle dei consigli.
Quando entrai al triennio, gli esami da dare e i corsi da seguire aumentarono. Ogni esame strumentale richiedeva un vasto repertorio. Ad aprile scorso ho dato l’esame finale e ora guardo con grande soddisfazione al bagaglio che la Scuola mi ha lasciato.

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Intervista al Presidente dell’European University Institute

Si è appena inaugurato il ciclo Sounds of Europe, promosso dall’European University Institute (EUI) in collaborazione con la Scuola. Abbiamo colto l’occasione di questo progetto comune per rivolgere alcune domande al Prof. Renaud Dehousse, che da settembre 2016 è Presidente dell’EUI.

Da marzo a maggio un ciclo di sette concerti ospita sotto l’egida dell’Istituto Universitario Europeo i giovani musicisti della Scuola – ed anche il nostro Direttore Artistico Alain Meunier – in vari significativi luoghi della città. Com’è nata l’idea di questa serie?
Nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario dei Trattati di Roma l’Istituto Universitario Europeo ha aderito a un ampio programma d’iniziative culturali promosse dalla Presidenza italiana del Consiglio dei Ministri, organizzando varie attività sul territorio con lo scopo di diffondere i valori dell’Europa. Fra i vari eventi in programma, particolare attenzione è stata rivolta alla realizzazione di una rassegna musicale dedicata all’Europa. Per realizzare questo progetto, il partner ideale non poteva che essere la Scuola di Musica di Fiesole, con cui, da tanti anni, non solo condividiamo le bellissime colline di Fiesole, ma collaboriamo in vari modi.

Interview

A colloquio con Marta

Si chiama Marta Scrofani, ed è una giovane violinista siciliana che da oltre un anno ricopre il ruolo di spalla nell’Orchestra Giovanile Italiana: le chiediamo di raccontarci qualcosa di sé e di questa esperienza nell’OGI.

Qual è stato il tuo percorso musicale?
Ho conosciuto la musica da piccola, a casa di mia nonna. Aveva un bellissimo pianoforte (lei era pianista), sul quale mi divertivo a strimpellare. Ricordo ancora che poco dopo, all’esame di ammissione della scuola di musica del mio paese dove cominciai a “studiare” musica, suonai al piano una piccola melodia imparata con la nonna. La suonai utilizzando solo gli indici, ma tanto bastò per ricevere il mio primo strumento, il violino. È sempre cominciato per gioco, e anche andando avanti con gli anni, al Conservatorio di Catania, la musica era il mio sfogo e anche il pretesto per divertirmi nei corridoi dell’istituto e incontrare i miei amici musicisti. Crescendo ho cominciato a capire che quella sarebbe stata la mia strada e che quindi la musica sarebbe diventata anche il mio lavoro. Ho incontrato moltissimi insegnanti differenti, ed ognuno di loro mi ha dato tanto. Ho imparato a carpire il meglio da ogni insegnante e a costruire un mio modo di vedere la musica e lo strumento.

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Selene Pedicini e il Sistema a Benevento

Poche settimane fa si è festeggiata l’apertura di un nuovo Nucleo del Sistema di orchestre e cori infantili e giovanili a Benevento. Ne è anima e artefice la violinista Selene Pedicini, che, già attiva come concertista e docente dopo aver conseguito i titoli accademici musicali ed universitari, ha voluto frequentare il Master post lauream organizzato dalla Scuola in collaborazione con l’Università di Firenze. Le abbiamo rivolto alcune domande:

Come nasce l’idea di aprire un Nucleo del Sistema a Benevento?
Si tratta innanzitutto di una sfida. In primis con me stessa: vivo una fase dell’esistenza nella quale la doverosità di alcuni meccanismi cede il passo al piacere incondizionato di poter dare vita e corpo alle passioni. Sono musicista da sempre e mi occupo di didattica da più di venti anni: l’organizzazione, il modello, il messaggio del Sistema mi hanno affascinata, per non dire soggiogata, e mi è sembrato fisiologico, prima ancora che legittimo, realizzare in concreto ciò che sento davvero aderire al mio “essere”.
In seconda battuta, mi piace l’idea di portare qualcosa di così prepotentemente innovativo nella mia città, in un territorio che esprime un potenziale artistico-musicale apprezzabile ma che, come probabilmente accade in ogni realtà di provincia, tende un po’ a chiudersi in un atteggiamento di difesa delle proprie certezze economiche, sociali e culturali.

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La donazione del M° Attilio Zambelli

La biblioteca della Scuola amplia il suo orario di apertura al venerdì (15-18) e festeggia una nuova e generosa donazione di musiche per clarinetto: ne è artefice Attilio Zambelli, primo clarinetto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino dal 1962 al 1994, che ha deciso di regalare ai giovani musicisti fiesolani la sua ricca raccolta di spartiti. Lo abbiamo incontrato presso la sua abitazione fiorentina, ed abbiamo approfittato della sua gentile disponibilità per rivolgergli alcune domande:

Innanzitutto, grazie!! La sua generosa e cospicua donazione di musiche per clarinetto arricchisce la biblioteca della Scuola di un materiale di grandissima utilità per allievi e docenti. Perché ha scelto proprio Fiesole, come nuova “casa” per le sue musiche?
Grazie a voi, grazie alla Scuola! È un grande piacere, per me, sapere che la mia musica sarà a disposizione dei giovani clarinettisti. Fino a qualche tempo fa non avevo pensato ad una donazione, ma gli avvenimenti della vita portano a nuove considerazioni. Mi sono trovato a parlare del passato con un collega, e la conversazione ha toccato la Scuola: è stata un’illuminazione, ho cominciato a nutrire questa idea ed ho ritenuto che la biblioteca della Scuola di Fiesole fosse il miglior luogo dove collocare questo mio materiale per clarinetto, che spazia dai primi metodi al concertismo (e contiene anche copie manoscritte, che io stesso avevo realizzato per avere a disposizione la musica su cui studiare, nei tempi lontani in cui non esistevano le fotocopie!).
Considero la Scuola di Fiesole un’istituzione di primaria importanza, e da sempre ho nutrito un’ammirazione sconfinata per Piero Farulli e la grande lezione del Quartetto Italiano.

Interview

A Fiesole in Erasmus+

La giovane violinista Sarah Margrethe Rusnes Lie è la prima studentessa norvegese venuta a studiare alla Scuola, nella classe di Èva Erna Szabó, grazie al programma europeo di scambi Erasmus+. Le abbiamo rivolto alcune domande:

Qual è stato il tuo percorso fin qui?
Ho iniziato a studiare presso l’Università di Stavanger nel 2012, frequentando per un anno music performance, che è un tipo di preparazione necessaria ad affrontare il corso di laurea in musica, sotto la supervisione del professor Jan Bjøranger. Mi sono laureata con un esame finale nel mese di giugno 2016, ed ora sto proseguendo con un anno di studi supplementare, che ho scelto per avere la possibilità di partecipare al programma Erasmus+ per l’intero anno. Ed eccomi qui…

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Intervista ad Alain Meunier nuovo direttore artistico

All’inizio dell’autunno, il CdA della Scuola ha ratificato le nomine del Sovrintendente Lorenzo Cinatti e del Direttore Artistico Alain Meunier, espresse dal voto dei docenti fiesolani lo scorso maggio. Se per Lorenzo Cinatti è stata un’importante conferma, avvalorata da un elevatissimo consenso, per il violoncellista Alain Meunier si tratta invece del primo mandato. Nato a Parigi, porta a Fiesole la sua lunga esperienza di concertista, il suo entusiasmo e la sua acclarata competenza, che da tempo lo destinano ad incarichi prestigiosi. Professore onorario dei Conservatoires Nationaux Supérieurs di Lione e di Parigi, è anche direttore artistico del Festival d’Entrecasteaux (Var). Dirige inoltre il Concorso e il Festival Quatuors à Bordeaux, e nella stessa città presiede il Pôle d’Enseignement Supérieur Musique et Danse.

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Intervista a Giampaolo Pretto

Sono 297 i giovani musicisti che stanno partecipando alle audizioni per entrare nell’Orchestra Giovanile Italiana 2017: il numero, davvero alto (ed in crescita costante negli ultimi anni), rende la Scuola orgogliosa ed ancora più responsabilizzata nei confronti di un progetto didattico di grande impegno e visibilità come l’OGI. Di questo ed altro parliamo con Giampaolo Pretto, dal 2012 maestro preparatore della Giovanile e da sempre vicino alla Scuola, prima come giovanissimo primo flauto dell’OGI, dal 2000 come docente dell’orchestra per la preparazione individuale dei flauti e la sezione fiati, e dal 2014 nei Corsi di Perfezionamento per la musica da camera.

Questi numeri parlano chiaro: entrare nell’Orchestra Giovanile Italiana è un obiettivo importante, per i giovani musicisti.
Sono davvero orgoglioso di questi risultati, resi ancora più eccezionali dal contesto nel quale attecchiscono, visto che mai prima d’ora, in Italia, si era assistito ad una simile corsa, scomposta e scoordinata, a fondare compagini giovanili; in gran parte finalizzate a sfruttare professionalità (peraltro non pienamente formate) a basso costo.
L’OGI dimostra invece ancora una volta, dopo trentadue anni, di essere un’iniziativa con dei tratti di eccezionalità evidentemente indiscussi, in primo luogo, da chi ne fruisce.
E non parlo solo dei giovani, che la scelgono per la qualità e serietà che le vengono riconosciute da tutti coloro che vogliano definirsi un minimo obiettivi e perfino dai competitori…

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Èva Erna Szabó racconta il suo Erasmus+

L’anno accademico 2015-2016 ha visto la Scuola raccogliere i primi frutti dell’adesione al programma Erasmus+: allievi e docenti hanno iniziato a beneficiare della mobilità internazionale prevista dal progetto, frequentando i corsi delle istituzioni europee inserite nel circuito.
Tra le esperienze più significative, la venuta a Fiesole della violinista Karin Regina Florey, docente presso il Landeskonservatorium di Feldkirch, Austria, che ha effettuato una masterclass dedicata agli studenti dei Corsi di Base della Scuola, in particolare agli allievi di Èva Erna Szabó, a sua volta ospite della città austriaca nell’ambito del progetto di scambio.

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Intervista a Fabrizio Falasca

Il violinista Fabrizio Falasca, già allievo alla Scuola del Corso di Perfezionamento di Felice Cusano, ha ottenuto importanti affermazioni professionali nell’ultimo anno: ha recentemente vinto il concorso di spalla alla Tiroler Symphonie Orchester Innsbruck, ed ha collaborato per alcuni mesi con la Philharmonia Orchestra di Londra, nei ruoli di concertino e spalla. Gli abbiamo rivolto alcune domande:

Innanzitutto, complimenti vivissimi!  Con la vittoria del concorso per il ruolo di spalla nella Tiroler Symphonie Orchester di Innsbruck porti il tuo violino partenopeo tra le prealpi tirolesi: un bel cambiamento…
Grazie per la stima! In seguito all’esperienza vissuta come spalla con la Tiroler Festspiele Orchestra di Erl del maestro Gustav Kuhn, e consapevole della tradizione musicale austriaca, ho avuto la possibilità di apprezzare la qualità delle orchestre ed in particolare di quella di Innsbruck. L’affermazione al concorso di spalla rappresenta sicuramente un cambiamento importante nella mia carriera artistica. A breve finalmente avrò modo di lavorare per la prima volta con i nuovi colleghi e confrontarmi con una differente realtà. Sono certo che sarà un’opportunità preziosa di arricchimento reciproco.

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Intervista a Marco Toro

Un altro dei brillanti strumentisti che hanno frequentato i corsi dell’Orchestra Giovanile Italiana siede stabilmente tra i leggii dell’Orchestra del Teatro alla Scala, nel ruolo di prima tromba. Il suo nome è Marco Toro, e queste le sue risposte alle nostre domande.  

 Hai appena ricevuto la conferma definitiva del tuo ruolo, dopo il periodo di prova…come sono stati questi mesi nel teatro più celebre del mondo?
Sono stati mesi pesanti ed emozionanti allo stesso tempo: pesanti perché ho dovuto affrontare dei ritmi di lavoro ai quali non ero abituato, ed emozionanti per le sensazioni che ho vissuto. Devo ammettere che quando ho iniziato a Milano ero molto timoroso per quello che mi aspettava: il grande prestigio del teatro, i programmi molto impegnativi che dovevo affrontare, erano molti i dubbi con i quali ero alle prese: dopo aver rotto il ghiaccio però, con un concerto con la Filarmonica del teatro diretta dal Mº Chailly, mi sono subito sentito a mio agio, sostenuto dai colleghi della fila degli ottoni e dall’orchestra in generale, e quindi, come dicevo prima, l’entusiasmo ha fortunatamente avuto il sopravvento sui dubbi e sulle pressioni. Altri momenti salienti (emotivamente e trombettisticamente) di questo periodo sono stati la famosa ‘Prima’ del 7 dicembre con la Giovanna d’Arco di Verdi sempre con il M° Chailly, il balletto Cenerentola di Prokofiev con il M° Jurowski e la Quinta Sinfonia di Mahler con la Filarmonica, in tournée e a Milano con il M° Chung. 

Interview

Intervista a Michela Lelli

All’indomani della premiazione dei giovani musicisti fiesolani che hanno conquistato le borse di studio per il 2016, abbiamo rivolto alcune domande a Michela Lelli, che con Nedo e Simone Fioretti e gli amici di Paolo rinnova ogni anno l’offerta di borse di studio alla memoria di Paolo Fioretti.

Da molti anni la Scuola può contare sul vostro affezionato sostegno: perché avete scelto Fiesole?
Conoscevo la Scuola e la frequentavo con Paolo. Lì ci sentivamo a casa, fra amici. Quando ho pensato a un modo per ricordare Paolo dopo la sua scomparsa, mi è sembrato naturale farlo presso questa istituzione.

Interview

Intervista doppia: Sorgentone e Onerati

Abbiamo rivolto alcune domande al liutaio Paolo Sorgentone e a Cristiano Onerati (dell’omonima ditta), che offrono con i loro laboratori un contributo di competenza e disponibilità all’attività dei nuclei orchestrali fiorentini.

Com’è nato il collegamento tra le vostre attività e i progetti di alfabetizzazione musicale promossi dalla Scuola nei quartieri delle Piagge, ed ora di Sorgane?
S. Il primo approccio è avvenuto grazie all’entusiasmo di Adriana Verchiani che, quando il progetto stava iniziando, ci chiese di organizzare qualcosa di simile a quanto avveniva in Venezuela nell’esperienza “El Sistema”, cioè la produzione di strumenti musicali utilizzando materiali “poveri”, di recupero. Questo, nella nostra società in cui la gran parte del costo non è nel materiale ma nel lavoro, non avrebbe senso. Così abbiamo concordato modalità diverse di sostegno al progetto.

Interview

Sostenitori: la Fondazione Walton

Da molti anni la Fondazione William Walton – Giardini La Mortella di Ischia è tra i sostenitori delle attività della Scuola, con l’offerta di una borsa di studio annuale per un ensemble di giovani musicisti meritevoli, che sono invitati a tenere concerti presso l’incantevole sede ischitana. Abbiamo rivolto alcune domande alla Presidente Alessandra Vinciguerra.

La collaborazione fra la Fondazione Walton e la Scuola di Musica di Fiesole ha inizio a metà degli anni ’90, grazie alla volontà dei fondatori delle due istituzioni di combinare gli sforzi, per offrire ai migliori talenti della Scuola prestigiose occasioni di performance presso i Giardini la Mortella. Come si è sviluppata da allora? C’è qualche incontro che si è impresso più fortemente nella vostra memoria? Per i nostri ragazzi si è trattato ogni volta di una meravigliosa scoperta e di un’esperienza indimenticabile…

Interview

Intervista a Stefano Dalpiaz

In una precedente newsletter si è dato conto del recente passaggio di consegne al vertice dell’Associazione Amici della Scuola, il cui consiglio direttivo ha eletto il nuovo presidente: dopo tre anni di intenso impegno, Sigfrido Fenyes ha lasciato l’incarico a Stefano Dalpiaz, avvocato ed appassionato musicofilo.

Congratulazioni per il nuovo incarico! L’Associazione Amici della Scuola rappresenta da sempre un valido sostegno alle attività della Fondazione; in che modo pensa di impostare il suo mandato?
Grazie! Il mio mandato di presidente dell’Associazione Amici della Scuola di Musica di Fiesole è in assoluta continuità con quello del mio predecessore, Sigfrido Fenyes. È stato lui, del resto, a suggerire l’avvicendamento, nel tentativo di coinvolgere maggiormente i genitori degli allievi della Scuola nella vita associativa. Sono persone che, per il loro amore per la musica, per la loro vicinanza alla Scuola ed agli insegnanti e per la conoscenza diretta delle dinamiche di studio che coinvolgono giornalmente ed in modo importante i loro figli, possono certamente dare un grande contributo all’Associazione.
Quanto al sostegno che l’Associazione offre, nel suo piccolo, alla Scuola, non posso che ricordare l’esortazione di Sigfrido all’ultima assemblea: “più siamo, più possiamo aiutare”. Proseguirà, non appena possibile, il ciclo di conferenze-concerto “Grandi donne della musica” e l’organizzazione di concerti con gli allievi vincitori delle borse di studio messe a disposizione dall’Associazione.

Interview

La donazione di Domitilla Marchi

La matinée dedicata nel novembre scorso al nucleo orchestrale delle Piagge (e alla presentazione dell’analogo progetto per Sorgane) aveva suscitato l’entusiasmo di Tomaso Montanari e di Maria Cristina Carratù (che ne avevano scritto sull’edizione fiorentina di Repubblica: articolo Montanari articolo Carratù); Domitilla Marchi, profondamente colpita, si è rapidamente messa in contatto con la Scuola, offrendo un generoso contributo alle attività di educazione musicale dei nuclei fiorentini. Le abbiamo chiesto quali motivazioni l’abbiano indotta ad impegnarsi in prima persona.

Interview

Davide Dalpiaz in Erasmus+

Il giovane violinista Davide Dalpiaz è stato tra i primi allievi fiesolani del Triennio ad approfittare del progetto Erasmus+, trasferendosi per qualche mese in Germania per seguire le lezioni presso la Hochschule für Musik di Detmold.

Da quanto tempo frequenti la Scuola di Musica di Fiesole?
Ho iniziato a studiare con Eva Szabó all’età di sette, forse otto anni. Parliamo dunque del 2002-2003…

Cosa rappresenta per te la musica?
La musica per me significa moltissimo. La ritengo molto probabilmente l’unica arte capace di parlare direttamente alla nostra anima e in grado di trasmetterci un flusso di sentimenti che si trasforma in continuazione e che riesce a evocarci le più svariate immagini, sensazioni, emozioni.

Interview

Progetto Cupiditas

La Scuola incrementa l’orario di apertura serale, per accogliere gli allievi che ne hanno fatto richiesta, presentando alla direzione il Progetto Cupiditas. Abbiamo chiesto ad alcuni di loro di spiegarci di cosa si tratta.

Innanzitutto, come avete scelto il nome per il vostro progetto?
Il nome è stato scelto non a caso per sottolineare l’origine prima di questo progetto: ovvero una volontà, un desiderio, come da significato della parola latina cupiditas, di suonare tra giovani attraverso la massima espressione della musica d’insieme, ovvero un organico orchestrale.

Interview

MusicaMi

La nostra docente Luana Gentile accosta all’ampia attività vocale un’approfondita formazione nell’ambito della Teoria dell’Apprendimento Musicale formulata da Edwin E. Gordon; le abbiamo chiesto qualche informazione circa il suo corso MusicaMi, che accoglie a Fiesole i bambini fin dalla primissima infanzia.

A quale età si può cominciare a frequentare il corso MusicaMi?
Per quanto possa sembrare strano, è consigliabile iniziare a frequentare il corso sin dai primi mesi di vita, momento in cui i bambini incominciano a tracciare la loro storia e costruire il loro bagaglio di esperienze, che determineranno lo sviluppo di alcune capacità piuttosto che altre, contribuendo a farli divenire dunque individui con determinate caratteristiche. Nei primi anni di vita ogni giorno è una conquista. Dall’essere dei fagottini all’apparenza inermi in braccio a mamma e papà, imparano a stare seduti, a gattonare, a mangiare, a stare in piedi, a camminare, a parlare, a esprimersi, a comunicare con il mondo circostante, a sviluppare le capacità ludiche, affinando ogni giorno le loro facoltà cognitive. Chiaramente non sono consapevoli di tale processo ed esso si realizza quasi indipendentemente dalla loro volontà. Le lunghe ricerche svolte dal Prof. Gordon portano alla conclusione che anche quello musicale non si differenzia da altri tipi di apprendimento. In un certo senso siamo programmati per imparare ed acquisire il “linguaggio musicale”, in una modalità simile a quella con cui sviluppiamo il linguaggio verbale, attraverso un processo che prevede l’ascolto attivo e l’imitazione. Anche la musica infatti, come il linguaggio, ha una sua sintassi ed è manifestazione della necessità di esprimere un sentire interiore. Nei primi mesi di vita il neonato viene considerato dai linguisti “un ascoltatore universale”, giacché è in grado di distinguere i fonemi di tutte le lingue del mondo, e un fonema altro non è che un suono; il consiglio quindi è quello di accostare i bambini alla musica sin dai primi mesi di vita, non sottovalutando neanche l’importanza della familiarizzazione con questo elemento sin dalla gestazione.

News 2020

Etudes tableaux… lavori in corso

Dopo aver vinto il bando relativo alle Residenze artistiche –uno dei quattro proposti dal programma Per Chi Crea, sostenuto dal MiBACT e da SIAE– il progetto Etudes tableaux sta seguendo l’iter preparatorio che porterà alla Casa della Musica di Arezzo, dal 29 giugno al 12 luglio 2020, due gruppi di giovani, selezionati musicisti: per loro si stanno programmando laboratori di musica d’insieme, body percussion, arte scenica, improvvisazione musicale e teatrale aventi l’obiettivo di realizzare un vero e proprio Quadro Vivente, all’interno dello spettacolo conclusivo che avrà luogo il 12 luglio.

Eventi 2020

Il duo Cusano in concerto

Ilaria e Dario Cusano aprono il 26 gennaio (ore 11) il nuovo anno dei Momenti Musicali. Figli d’arte –il padre Felice, oltre che stimato concertista è l’appassionato docente che ha tenuto per molti anni il corso fiesolano di perfezionamento violinistico– i due musicisti hanno compiuto approfonditi studi, prima al Conservatorio di Milano e poi in prestigiose istituzioni internazionali.

Docenti

Gianna Ghiori

Triennio – Formazione Corale

Triennio
Formazione Corale

Referente Nucleo delle Cure, Manincoro (mani bianche)

Eventi 2019

SABATI IN MUSICA – QUARTETTO LYSKAMM

Sabato 19 ottobre il Quartetto Lyskamm è protagonista di uno degli appuntamenti del ciclo promosso dalla Regione Toscana che, nell’occasione, apre alla musica il Salone del Convivium di Palazzo Cerretani, attuale sede della Biblioteca Pietro Leopoldo.

News 2019

L’OGI agli Amici della Musica di Firenze

È un grande onore, per l’Orchestra Giovanile Italiana, il doppio appuntamento con la gloriosa istituzione concertistica fiorentina: il 12 ottobre (Teatro alla Pergola, ore 16) l’Ensemble cameristico dell’OGI affianca Katia e Marielle Labèque nell’inaugurazione della nuova stagione.

News 2019

La Scuola partecipa a Didacta

Dal 9 all’11 ottobre si svolge a Firenze (Fortezza da Basso, dalle 9 alle 18.30) la terza edizione di Didacta Italia, la più grande fiera italiana dedicata alla scuola, e l’unica che lega l’innovazione didattica alla formazione dei docenti. Il ricco programma scientifico, che reca il titolo Voce del verbo innovare

News 2019

La Scuola vince il bando SIAE

Promosso dal Mibac e gestito da SIAE, Per Chi Crea è un programma che offre risorse economiche a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani.
Grazie al lavoro del Dipartimento Progettazione sviluppo e ricerca, la Scuola ha partecipato ad

Docenti

Federica Ferrati

Pianoforte – preaccademico

Pianoforte – triennio
Dal XX sec. alla contemporaneità
Metodologia dell’insegnamento strumentale (pratica)

Docenti

Umberto Chiummo

Canto – Preaccademico
Canto – Triennio
Corso Libero amatori – Formazione vocale
Coordinatore Dipartimento vocalità

Eventi 2019

Il Trio Pollock ad Ischia

Il 14 ed il 15 settembre, nell’incantevole cornice dei Giardini La Mortella di Ischia, la Fondazione Walton ospita due concerti del Trio Pollock,

News 2019

Un nuovo sportello di counseling

Sarà a cura di Massimo Larini – diplomando in Counseling Biogestaltico presso SIBiG – Scuola Italiana di BioGestalt di Milano e laureando in Psicologia – il nuovo sportello gratuito di Counseling rivolto ad allievi, docenti e personale della Scuola. Potranno usufruire di questo nuovo servizio tutti coloro che desiderino un supporto per affrontare una situazione

News 2019

La Scuola riorganizza gli spazi

Una piccola rivoluzione ha ridisegnato durante l’estate la distribuzione degli spazi interni di Villa La Torraccia, storica sede della Scuola: con l’obiettivo di rendere più immediato e semplice l’accesso agli uffici, la segreteria didattica e l’amministrazione si trovano adesso vicine al desk di accoglienza, al piano terra della villa.

News 2019

La Scuola a Fortissimissimo metropolitano

Per il terzo anno consecutivo, gli Amici della Musica di Firenze dedicano uno spazio speciale ai giovani talenti italiani con fff Fortissimissimo Firenze Festival, un progetto artistico di Andrea Lucchesini.
Il ciclo si è ampliato dal 2018 alla città metropolitana, e in collaborazione con la Scuola prevede la partecipazione dei giovani musicisti fiesolani

Eventi 2019

Rhorer con l’OGI al Ravello Festival

Il Belvedere di Villa Rufolo offre all’Orchestra Giovanile Italiana l’emozione del panorama costiero più celebre del mondo: protagonista del concerto del 18 agosto diretto da Jérémie Rhorer, l’OGI esegue la Decima Sinfonia di Gustav Mahler, partitura incompiuta alla quale l’autore si dedicò a Dobbiaco nella tempestosa estate del 1910, stilando gli appunti dei cinque movimenti previsti in un ambizioso piano compositivo che non riuscì a portare a termine, completando il solo primo movimento Andante-Adagio.

Eventi 2019

CONCERTI AL TRAMONTO – Duo violino e chitarra

Due giovani strumentisti della Scuola condividono il 1° agosto (ore 19.30) un intenso momento di musica sulla Terrazza del Teatro Romano. Sono il violinista Amedeo Ara, allievo di Èva Erna Szabó, e la chitarrista Giovanna Carrillo Fantappiè, allieva di Piero Di Giuseppe.

Eventi 2019

Il Quartetto Echos per gli Amici della Musica di Foligno

Il Quartetto Echos partecipa con un concerto, il 27 luglio alle ore 21, alla stagione concertistica degli Amici della Musica di Foligno nell’ambito di un omaggio alla figura di Giovanni Sgambati, (1841-1914), che a Trevi ricevette i primi insegnamenti musicali. Pianista e compositore stimato dai grandi del suo tempo e appassionato divulgatore del patrimonio musicale romantico, Sgambati fu tra i pionieri del sinfonismo italiano insieme a Giuseppe Martucci.

Eventi 2019

CONCERTI AL TRAMONTO – Quartetto di saxofoni

In attesa del tramonto si ascolta musica in un luogo carico di arte, storia e bellezza con il Quartetto Alpha, che riunisce alcuni tra i migliori strumentisti che si sono formati alla Scuola sotto la guida di Alda Dalle Lucche.
Il programma si apre con la trascrizione per ensemble di sax del celebre Arrival of the Queen of Sheba dall’oratorio Salomon di Händel e prosegue con una composizione originale, il Quartetto n. 1 per saxofoni op. 53 (1875) di Jean Baptiste Singelée, compositore belga che, amico di Adolphe Sax, contribuì con grande impegno al repertorio del nuovo strumento.

Eventi 2019

Il Quartetto Alpha in concerto ad Ancona

Il Quartetto Alpha è ospite il 23 luglio (ore 21.30) degli Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona, nell’ambito della rassegna estiva La terrazza. Conversazioni in musica, che si svolge sulla splendida terrazza del Museo Archeologico Nazionale delle Marche.

Eventi 2019

Acocella e Belkin con l’OGI

Sarà certamente una grande emozione, per gli strumentisti dell’Orchestra Giovanile Italiana, suonare il prossimo 23 luglio all’Abbazia di S. Galgano (ore 22). L’incanto del luogo, tra le pareti dell’antica chiesa ed il cielo stellato a far da soffitto, rende ancora più speciale la partecipazione dell’OGI ad una manifestazione importante e prestigiosa come il Festival Internazionale dell’Accademia Chigiana di Siena.

Eventi 2019

Accademia del Quartetto – San Domenico

Il Festival del Quartetto 2019 si conclude alla Chiesa di S. Domenico, dove tre quartetti d’archi si alternano il 19 luglio (ore 21:30). L’apertura è nel segno di Mozart, di cui l’Auner Quartet eseguirà il Quartetto n. 4 in do maggiore K.157; poi Leoš Janáček, con il Quartetto n. 2 “Listy důvěrné” (Lettere intime) nell’esecuzione del Quartetto Echos ed infine Beethoven, di cui ascolteremo il Quartetto in fa maggiore “Razumovski” op. 59 n. 1, grazie ai giovani austriaci del Marc Aurel Quartet.

News 2019

L’Orchestra dei Ragazzi a Caprese Michelangelo

Ha dato i natali ad uno dei più grandi geni artistici della storia: dal 22 al 27 luglio Caprese Michelangelo, nella Valtiberina toscana, ospita nuovamente il campo estivo dell’Orchestra dei Ragazzi, impegnati ogni giorno in prove, lezioni e concerti cameristici itineranti, fino al gran finale alla Casa natale di Michelangelo.

News 2019

Chiusura iscrizioni

L’estate è tempo di riposo e avventure, ma è anche il momento migliore per organizzare le attività del prossimo anno

News 2019

Le vittorie della classe di Giovanni Gnocchi

I violoncellisti fiesolani della classe di Giovanni Gnocchi continuano a farsi notare, conquistando attraverso le audizioni importanti traguardi: è il caso di Francesca Della Vista, selezionata come spalla dei violoncelli nell’Orchestra dello Schleswig-Holstein Festival sotto la direzione