Un Auditorium Sinopoli festosamente affollato ha accolto mercoledì 16 novembre la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico.
Il percorso accademico, iniziato a Fiesole nel 2013 con un grande sforzo organizzativo, ha portato la Scuola a predisporre un’offerta formativa ampia e diversificata, alla quale nel 2019 si è aggiunto anche il settore jazz.
Sono oltre 200 i giovani musicisti che hanno scelto quest’anno la Scuola per gli studi musicali superiori, approfittando delle infinite possibilità offerte da un ambiente ricco di stimoli e frequentato da musicisti tra i più celebri in Europa. La cerimonia è stata condotta dal Sovrintendente Claudio Martini.
Nel suo saluto, il Presidente della Fondazione Alessandro Mugelli ha sottolineato “l’apertura della Scuola verso il territorio e le istituzioni ed i soggetti imprenditoriali che la sostengono o che auspichiamo lo faranno in futuro.
I nostri organismi dirigenti hanno elaborato e approvato una strategia che intende garantire una linea di razionalizzazione e rilancio. Come ama dire Claudio, – ha proseguito Mugelli – il rilancio dipende dalla stabilità del punto di partenza e la razionalizzazione funziona meglio in un contesto di nuovi impulsi e sollecitazioni. L’inaugurazione – ha poi concluso – ci introduce al prossimo grande obiettivo: celebrare nel 2024 nel modo più adeguato il cinquantesimo anniversario della Fondazione della Scuola, voluta nel 1974 dall’indimenticato Maestro Piero Farulli.”
Il Direttore artistico della Scuola Alexander Lonquich ha tenuto una lectio magistralis dal titolo Da Saint-Saëns a Boulez; esiste una continuità nelle tradizioni interpretative?, nella quale ha mostrato le grandi differenze tra le scelte compiute dagli interpreti dalla fine dell’Ottocento ad oggi, con l’ausilio di sorprendenti ascolti musicali. Ne sono scaturite considerazioni sulla necessità di uno sguardo profondo e curioso volto alla conoscenza dei diversi approcci esecutivi, punto di partenza per la ricerca personale di ogni musicista.
Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è intervenuto sottolineando che “la Regione sostiene convintamente la Scuola e favorisce la sua crescita come istituto di libera espressione dell’arte e della cultura musicale. Alle allieve e agli allievi che si accingono a frequentare i corsi della Scuola – ha concluso Giani – vadano i migliori auguri della Regione e il più sincero incoraggiamento ad un lavoro proficuo e di qualità.”
“È per me una festa partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola di Musica di Fiesole – ha detto il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella. Essa rappresenta da sempre un riferimento autorevole e rigoroso per chi ama la musica e ha levigato questa passione imparando e approfondendo qui l’arte del pentagramma. Vorrei che il cinquantesimo anniversario della Scuola rappresentasse un’occasione per radunare a Fiesole le migliori forze del nostro Paese e creare le condizioni perché l’educazione musicale diventi una realtà fin dalla primissima infanzia.”
Il Presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori ha confermato l’attenzione con cui la Fondazione guarda da sempre alla Scuola, accompagnandola nella sua crescita e nel suo posizionamento, oggi riconosciuto a livello europeo, dicendosi particolarmente felice della squadra oggi alla guida dell’Istituzione. “Nella sua poliedrica attività – ha proseguito Salvadori – la Scuola offre il percorso di studi necessario alla formazione di musicisti professionisti grazie ai corsi accademici e alla presenza, fra i docenti, dei più importanti nomi del concertismo europeo. Questa attività non è disgiunta all’impegno alla diffusione della musica attraverso innovativi progetti didattici distribuiti sul territorio. Una linea distintiva di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi perché la musica è strumento prezioso di inclusione sociale e di contrasto alla povertà educativa.”
Anche il Sindaco di Fiesole Anna Ravoni ha rivolto il suo saluto agli ospiti, ricordando gli inizi pionieristici e il grande impegno dei fondatori della Scuola, mentre la voce degli allievi è stata quella del giovane violinista Orlando Bandini Viliani, membro della Consulta degli studenti, che ha sottolineato come gli studenti si sentano partecipi di un progetto formativo che include molte occasioni di suonare per gli altri e con gli altri.
Erano presenti i rappresentanti delle principali istituzioni politiche e culturali del territorio: la Presidente della Commissione Cultura della Regione Toscana Cristina Giachi; Alessandra Petrucci, Rettrice dell’Università di Firenze e Gabriele Gori, Direttore Generale della Fondazione CR Firenze.
Il Conservatorio Cherubini era rappresentato dalla Presidente Rosa Maria Di Giorgi e dal Direttore Giovanni Pucciarmati; c’erano poi Paolo Blasi, già Presidente della Scuola, Sabrina Breschi Direttrice Generale dell’Istituto degl’Innocenti, Michele Ciliberto Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, e Patrizia Pompei Presidente della V sezione civile del Tribunale di Firenze. Non poteva mancare Adriana Verchiani Farulli, anima della Scuola fin dall’ideazione.
Al centro della cerimonia come sempre la musica, con il Lamento d’Arianna, l’unica scena conservata della perduta opera scritta da Claudio Monteverdi nel 1608 a Mantova, in occasione delle nozze ducali: ne sono stati fini interpreti due musicisti che sono anche docenti della Scuola, il soprano Silvia Vajente ed il tiorbista Gian Luca Lastraioli insieme a Teresa Peruzzi, che tra poche settimane concluderà con l’esame finale il suo percorso di viola da gamba nel Triennio AFAM fiesolano.