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L’eredità musicale di Álvaro Company

Un’intera e intensa vita dedicata alla chitarra, alla ricerca musicale e all’insegnamento: questa la ricchezza custodita nell’archivio di Álvaro Company, contenente centinaia di spartiti, manoscritti, libri, documenti, nastri, quaderni di appunti, lettere, articoli e programmi di sala che le figlie Alina, Myriam e Fiamma hanno voluto donare alla Scuola. Grazie alla generosità di Alina e Fiamma anche quattro delle sei chitarre appartenute al maestro sono a disposizione dei giovani musicisti fiesolani.

Con il benestare della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana, la biblioteca ha iniziato il riordino di oltre ottanta scatole contenenti la preziosa collezione musicale di uno dei più grandi chitarristi italiani, scomparso un anno fa. Priorità sarà data alla catalogazione dei libri e alle tante partiture edite, che dall’autunno saranno a disposizione di allievi e docenti; parallelamente si procederà con il riordino dell’archivio personale, dei trattati e manoscritti musicali, in gran parte inediti, della corrispondenza con Andrés Segovia e degli studi sulla biodinamica musicale.

L’attività di catalogazione si preannuncia di grande interesse e spessore, perché Company è stato non solo un musicista a tutto tondo – compositore, interprete, appassionato insegnante – ma anche un protagonista della vita culturale fiorentina, intrecciando la sua vicenda artistica con personalità di primo piano quali Sylvano Bussotti, Bruno Bartolozzi, Reginald Smith-Brindle, Carlo Prosperi e Arrigo Benvenuti, la cosiddetta “Schola fiorentina”, nata con l’intento di aggiornare il linguaggio compositivo secondo le direzioni intraprese dall’avanguardia europea.

Interprete di tanti concerti al fianco di grandi musicisti (Severino Gazzelloni, Dino Asciolla, Piero Bellugi, Bruno Maderna, Luciano Berio, Hans Werner Henze), Company ha sollecitato la ripresa dell’interesse dei compositori nei confronti della chitarra classica.

Fondatore della prima cattedra italiana di chitarra classica al Conservatorio di Firenze, ha formato concertisti e docenti di grande spessore quali Alfonso Borghese, Flavio Cucchi, Nuccio D’Angelo, Ganesh Del Vescovo, Silvano Mazzoni, Vincenzo Saldarelli e Roberto Frosali.

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