Nicola Martelli racconta Mammamù

Nicola Martelli è il più giovane tra gli ottoni della Scala. Nato a Livorno nel 1987, ha studiato presso l’Istituto Musicale P. Mascagni sotto la guida di Giorgio Lopardo e si è perfezionato con Claudio Quintavalla; dal 2009 è nell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, dopo aver superato una severissima selezione che lo ha visto unico vincitore.
Questa primavera, mentre si trovava a Firenze, ha trascorso un pomeriggio in compagnia dei piccoli musicisti di Mammamù, ed ecco il suo racconto.
Cosa hai visto e ascoltato?
Sono stato invitato a visitare Mammamù dall’amico Daniele Cantafio, che sapendomi a Firenze desiderava che incontrassi i suoi piccoli allievi delle Piagge.
Ho visto ed ascoltato la sezione di fiati ed ottoni, e ne sono stato entusiasta, perché ho trovato bambini molto attenti, partecipi e interessati.
Con loro si è potuto parlare non solo di aspetti tecnici ma, vista la loro grande concentrazione e la grande voglia di partecipare, abbiamo affrontato anche questioni di musica e di espressività.
Posso dire, per quella che è la mia esperienza, che si tratta di una situazione davvero speciale.
Ho visto una grande voglia di suonare insieme, e sono stato intenerito dalla delicatezza con cui i più timidi -che non osavano prendere lo strumento davanti a me- venivano incoraggiati ed aiutati dai compagni, che si offrivano di fare un duetto con loro per rompere il ghiaccio.
Credo di non esagerare dicendo che questo spirito e questo entusiasmo non si trovano nelle migliori orchestre! Crescere musicalmente insieme, essere tanto affiatati è davvero una cosa rara e preziosa. Ho visto emergere un lavoro collettivo di grande livello, e sono certo che sia il frutto di una grande dedizione e professionalità degli insegnanti.
Insomma, è stato un pomeriggio davvero speciale, di cui mi fa molto piacere condividere le emozioni.
Raccontaci qualcosa di te… qual è stato il tuo percorso?
Sono nato a Livorno, in una famiglia dove nessuno era musicista, ma tutti molto appassionati. Ho iniziato a studiare, insieme ai miei fratelli, e la cosa ha cominciato a piacermi.
Dopo il diploma ho fatto varie esperienze, e dal 2006 al 2008 ho frequentato anche i corsi dell’Orchestra Giovanile Italiana.
Com’è andata all’OGI?
Per alcuni aspetti la mia esperienza è stata davvero stimolante: penso in particolare alle lezioni di musica da camera e all’approfondimento dedicato alla musica contemporanea, da cui ho ricevuto indicazioni utilissime per il prosieguo della mia attività.
E poi?
Ho finito la Giovanile nel 2008 e ho frequentato per un anno le lezioni di Claudio Quintavalla, prima tromba dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che mi ha preparato al concorso per entrare alla Scala. Nel 2009 la vittoria del concorso mi ha dato la possibilità di essere parte di una delle orchestre più prestigiose del mondo. Tengo a dire che dal 2008 il mio rapporto col M° Quintavalla non si è mai più interrotto, e continuo tuttora a seguire i suoi preziosi consigli.
Un percorso davvero soddisfacente… complimenti!
Tornando per un attimo a Mammamù, c’è qualcos’altro che vuoi dire a proposito di questo progetto?
Certamente! Intanto vorrei ringraziare Daniele Cantafio, e con lui gli altri insegnanti delle Piagge, che stavolta non ho avuto modo di incontrare. Mi sembra doveroso esprimere il mio apprezzamento per il lavoro di altissimo livello che stanno facendo, e che seguo da allora sul web.
Spero che un progetto del genere venga appoggiato con sempre maggior convinzione perché, da quel che ho potuto ascoltare, lasciar spegnere questa fiamma significherebbe danneggiare non solo la crescita serena ed equilibrata di questi bambini, ma anche privare il mondo musicale di domani di bravi professionisti!
Per sostenere il progetto www.eppela.com\mammamu