Il nuovo Teatro di Fiesole si inaugura con Lonquich e la Galilei

Non poteva che essere un concerto della Scuola ad inaugurare il nuovo Teatro di Fiesole, opera di lunghissima e sofferta gestazione che finalmente si rende disponibile alla collettività ed alla realizzazione di spettacoli. Lunedì 21 novembre alle 21:00 saranno i giovani musicisti dell’Orchestra Galilei a calcare per primi il palco della nuova sala, ed avranno la straordinaria opportunità di farlo insieme al direttore artistico della Scuola Alexander Lonquich, che li dirige dalla tastiera nel Concerto per pianoforte in la maggiore K.488 di Wolfgang Amadeus Mozart e nel Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven.
La serata si completa con la partecipazione della valente violinista Angela Tempestini, che sta concludendo il triennio nella classe di Boriana Nakeva e sarà impegnata a concertare ed eseguire con i compagni della Galilei il Concerto in sol maggiore K.216 di Mozart.

Eseguito per la prima volta nel marzo del 1786, il Concerto K.488 è coevo de Le nozze di Figaro, di cui ricorda l’atmosfera nella brillantezza e vivacità strumentale e nelle scelte timbriche più intimistiche, anche grazie alla presenza, nell’organico orchestrale, dei clarinetti al posto degli oboi.
Il Quarto Concerto beethoveniano vede la luce negli anni della Quinta Sinfonia e della prima elaborazione di Fidelio: un intenso ed affettuoso dialogare tra lo strumento solista e l’orchestra caratterizza soprattutto i primi due movimenti, con esiti di inusitato spessore emotivo nell’Andante con moto ed un finale di grande slancio.
Il Concerto per violino K. 216 è il terzo del catalogo mozartiano (l’attività violinistica di Mozart si concentrò nel solo anno 1775 nel quale, tra aprile e dicembre, scrisse cinque partiture per violino solista ed orchestra) e si distingue nettamente dai primi due per l’equilibrio perfetto tra il brio strumentale e la profondità espressiva.