La Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane

Un appuntamento festoso e significativo per la vita della città si rinnova anche quest’anno nell’ultima domenica di maggio: dalle 11 alle 17, domenica 26 maggio cinque splendidi luoghi di Firenze aprono le loro porte accogliendo la musica dei giovani fiesolani, e permettendo dunque ai visitatori di godere sia della vista di palazzi e cortili non abitualmente aperti al pubblico, sia dell’ascolto della musica in una cornice speciale.

L’invito della sezione toscana dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) porta a Palazzo Niccolini (ore 11) il quartetto d’archi formato da Edoardo Bianchi e Viola Matteoli violini, Letizia Zanobini viola e Aurora Pierattini violoncello, allievi della classe di Francesca Piccioni, Giorgio Casati e Franziska Schötensack. I giovani archi fiesolani eseguiranno il Quartetto in mi bemolle maggiore D.87 di Franz Schubert e l’Allegro assai appassionato dal Quartetto in mi minore op. 44 n. 2 di Felix Mendelssohn Bartholdy.

Alle 12 Palazzo Budini Gattai ospita quattro valenti flautisti – Emma Falleni, Amedeo Ferraro, Vittoria Frigo e DongShi Li – preparati da Claudia Bucchini. Ascolteremo la Sonata in re maggiore per tre flauti di Johann Joachim Quantz, il Duo in sol maggiore WoO26 di Ludwig van Beethoven, Tre danze per trio di flauti di Leslie Searle (1937) ed il Quartetto op. 60 di Aleksandr Čerepnin (1899-1977).

La preziosa Terrazza dell’Antica Torre di via Tornabuoni è perfetta per l’intima sonorità della chitarra di Giovanna Carrillo Fantappiè, pluripremiata allieva di Piero Di Giuseppe che alle 15 esegue Tre Preludi di Heitor Villa-Lobos e Canción de la Hilandera, Julia Florida (Barcarola) e Un Sueño en la Floresta di Agustín Pio Barrios Mangoré.

Due talentuose arpe risuonano nel salone di Palazzo Corsini alle 16: sono Aran e Nora Spignoli Soria, Le due Selene, che studiano con Susanna Bertuccioli e suonano la Toccata dalla Sonata n. 6 di Pietro Domenico Paradisi, la Preghiera da Mosè in Egitto di Gioachino Rossini, Parvis, Cortége et Danse pour deux harpes di Bernard Andrés e Sonatine pour deux harpes di Jean-Michel Damase.

Il gran finale è con l’Orchestra dei Ragazzi che, sotto la guida di Antonino Siringo, porta nel Salone delle feste della Villa Medicea Lorenese del Poggio Imperiale il Concerto per pianoforte in re maggiore Hob.XVIII:11 di Franz Joseph Haydn. Una grande emozione per tutti, ma in particolare per il giovanissimo solista Lorenzo Gorgoni – allievo di Luigi Manaresi – che suonerà nella sala dove il 2 aprile del 1770 si esibì il quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart.